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martedì 6 febbraio 2018

Pagina Facebook- "Il rifugio della Poesia".

Ci sono tre motivi per i quali ho deciso di creare questa pagina.
Il primo è quello di stare insieme, facendo fiorire un ambiente culturale che non sia "pesante" e che riesca a regalare qualcosa ad ognuno di noi, attraverso una rete di persone (formata da amici, prima di tutto) che abbia la voglia d'espandersi sempre di più.
Il secondo è quello di avere una comunità di "folli" che credono ancora in quella forma d'arte che è la poesia.
Il terzo è una forma di ribellione per andare contro a tutte quelle persone che si sono già arrese. L'altro giorno ho ricevuto questa e-mail da parte di una Casa Editrice; recitava:
"Le confesso che siamo molto restii a pubblicare poesie, perché in un paese come l'Italia, dove di libri se ne vendono pochissimi, quelli di poesia, se possibile, vendono ancora meno. Noi non chiediamo alcun tipo di contributo economico agli autori , perciò il fattore commerciale è per noi molto importante."
Non dobbiamo alimentare questo circolo vizioso secondo il quale si tende a vendere sempre di meno perché nessuno legge più. Il commercio non deve soppiantare il sentimento che la poesia dovrebbe provocare in ognuno di noi.
Concludo dicendo che le liriche non sono da analizzare per capirle al 100%, sono da sentire come proprie; devono dare emozioni. Spero che raggiungerò almeno questo obiettivo, con il sostegno di tutti voi e dei miei amici poeti.

Passate e lasciate un "mi piace"; vi ringrazio.

martedì 11 agosto 2015

Poesia



"Tu sai
che sentimenti profondi e pensieri
che turbinano nella mente
sono lì da quando ti ho vista,
per la prima volta.
L’animo mio non mente
e dice che il mio amore è iniziato
quel giorno.
Finirà quando, non più vivo,
non saprò più provare emozioni.
Tu sai
che sono sempre stato sincero
dal momento in cui ero
perso nei tuoi occhi e nel tuo dolce viso.
E grido in silenzio
quando ancora ti guardo
per dirti che ti amo
e basta un solo sorriso.
Tu capisci
e non parli
perché inutili sono le parole.
Tu sai
tutto quello che dovevi sapere
perché hai sempre inteso ogni cosa
 e hai visto, nel mio sguardo,
quello che dovevi vedere;
amore per te in questa vita
poi più per nessuna.
E sento le mie mani sfiorar con le dita
il tuo volto
e non ascolto
la mia voce né la tua
perché insieme non sembran tanto
potenti, agli occhi altrui,
ma ai miei sembrano un canto
perché, indistinte, sono una cosa sola
come vorrei che noi fossimo.
Questo desiderio in me non riposa.
Non sono altro che un intreccio di emozioni
queste parole che insieme a me componi
in versi:
da te prendo ispirazione
ed è come se tu vivessi in me
e io vivessi di te.
Non è un ricordo sbiadito
ma ben chiaro
quello di un amore raro
qual è il mio.
Io ti amo;
mi amerai?

Tu sai."

martedì 12 maggio 2015

Poesia

"Perché non rispondi a questo mio grido?
Io urlo, tu nulla odi, né la mia voce.
Non senti il pianto? Non senti se rido?
Senti il battito del cuore veloce?

Batte più forte ogni volta che vedo
te che passi o il tuo riflesso sul vetro.
Sempre continuo a gridare. Non cedo.
Tu ancora non senti, io mi volto indietro.

Mi sono voltato e infine ho scoperto
che non parli perché sei un’illusione
della mente, un sogno. Eppure nel petto

s’agita, quando son sveglio, il mio cuore
ché eri sogno eppur sei reale. Ti aspetto
per dirti che t’amo. Cessa il dolore."

martedì 7 gennaio 2014

Regalo a L.U.C.A

Come compito per le vacanze di Natale, ci è stato detto di fare un regalo a L.U.C.A (la prima cellula che ha fatto in modo che comparisse la vita sulla Terra). Ecco, io ho deciso di regalare me stesso. Alla fine L.U.C.A "mi ha dato la vita" per così dire, e io gli dono me stesso. Poetico no? :D

Beh, girate la testa!

giovedì 7 novembre 2013

Poesia

Ho scritto una poesia e lo scopo di essa è scritto nel componimento stesso. Spero che le piaccia, prof.
Ho tolto due versi la cui rima era poesia- Anania, per ragioni evidenti!

Anch'io scrivo poesie.

Metto in versi queste parole per dimostrare
a lei e agli altri che so, come tutti, poetare.
Riconosco che la poesia
non si la mia strada, la mia via,
sicuro è che io odi
i lavori fisici, come il piantator di chiodi;
è palese che non adori
fare, come mestiere, il disegnator di cavolfiori.
Che io possa diventare
poeta, è improbabile quanto trovare
nel deserto del Sahara, un orso polare
o l'uomo delle nevi in mezzo al mare.
Per comporre non serve ispirazione
basta solamente l'intenzione.
Io l'avevo e dir volevo un'unica cosa:

posso scrivere sia in versi che in prosa.
Far questo, però, non è per me importante

poiché non son Virgilio né Dante.

lunedì 28 ottobre 2013

Minerali mafici e felsici.

Felsici

Il termine felsico deriva dalla associazione delle parole feldspato e silice e sta  ad indicare quei minerali che sono ricchi di elementi leggeri come il silicio, ossigeno, alluminio, sodio e potassio.
Talvolta viene utilizzato il termine sialico, derivante da silicio e alluminio, ovvero da sial inteso in geologia come termine per indicare la parte esterna della crosta terrestre, ricca appunto di Silicio e Alluminio.
I minerali felsici sono di solito di colore chiaro ed hanno una gravità specifica inferiore a 3, viscosità alta e bassa densità.
Minerali felsici più comuni sono: quarzo, muscovite, ortoclasio e plagioclasio.
Le rocce felsiche più comuni sono il granito e la riolite.
Dal punto di vista chimico le rocce felsiche, avendo un elevato contenuto di SiO2 (silice) sono all'estremo opposto delle cosiddette rocce femiche (o mafiche) che hanno bassi contenuti di silice. In questo senso in passato, le rocce felsiche erano dette rocce acide riferendosi alla elevata percentuale di SiO2 presente.

Mafici

Il termine femico deriva dalla associazione delle parole ferro e magnesio e sta appunto ad indicare quei minerali componenti le rocce magmatiche che sono ricchi di composti di questi elementi. Talvolta viene usato il termine mafico che deriva dalla stessa associazione ferro-magnesio posposta ed è in effetti un sinonimo.
Questi minerali hanno un colore scuro con tonalità diverse in funzione della quantità di ferro presente (verde, bruno, azzurro scuro, nero) ed una gravità specifica superiore a 3, densità elevata e viscosità bassa.
Minerali femici tipici sono: biotiti, pirosseni, anfiboli, olivine.
Rocce femiche, cioè composta da minerali femici, sono: basalto e gabbro. Quando il contenuto di minerali femici è maggiore o uguale al 90% si parla di rocce ultrafemiche. Un esempio di rocce ultrafemiche sono la Peridotite e la Kimberlite.
Dal punto di vista chimico le rocce mafiche (o femiche), avendo un basso contenuto di SiO2 (silice) sono all'estremo opposto delle cosiddette rocce felsiche (o sialiche) che hanno contenuti di silice superiori al 50%. In questo senso in passato, riferendosi alla percentuale di SiO2 presente si parlava anche di rocce basiche o rocce acide, mentre oggi si preferisce usare la terminologia felsico/femico.

Silicati


I SILICATI

I silicati sono una classe di minerali composti prevalentemente da ossigeno e silicio; in particolare, la formula chimica di base comune a tutti è SiO4. I silicati sono i minerali più diffusi sulla Terra (costituiscono, nelle diverse forme in cui si presentano - rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche - più del 90% della crosta terrestre), e l'ossigeno e il silicio sono gli elementi più abbondanti nella crosta terrestre (rispettivamente, 46,6% e 27,7% in peso). Alcuni silicati sono però rari.

Struttura tetraedrica dei silicati
Gli atomi di ossigeno sono disposti ai vertici di un tetraedro, al centro del quale vi è l'atomo di silicio.
Essendo il numero di ossidazione del silicio pari a +4, e quello dell'ossigeno a -2, ne risulta che complessivamente ogni tetraedro presenterà un eccesso di carica negativa (precisamente una carica di -4) che tende a distribuirsi sui quattro atomi di ossigeno: da ciò la presenza  di cationi metallici, attratti dall'anione tetraedrico, nella composizione di questi minerali. Questi metalli sono solitamente ferro, magnesio, potassio, sodio e calcio.
L'alluminio è l'unico elemento che può prendere il posto del silicio al centro del tetraedro
Classificazione dei silicati

I silicati si distinguono a seconda della complessità dei legami che intercorrono tra i singoli tetraedri - in particolare, a seconda del numero di vertici in comune tra i tetraedri SiO4 (0,1,2,3 o 4), da cui dipende il reticolo cristallino di ogni silicato e la quantità e tipo di metalli in esso presenti:

Nesosilicati: tetraedro isolato. Il gruppo base ha formula chimica (SiO4)-4. Una ovvia conseguenza della struttura è che la sfaldatura è assente. Fa parte di questo gruppo l'olivina la cui formula chimica è (Mg, Fe)2SiO4.
Sorosilicati: coppie di tetraedri legati tra di loro. Il gruppo base ha formula chimica Si2O7. Fa parte di questo gruppo l'emimorfite.

Ciclosilicati: tetraedri legati ad anello, di cui fa parte il berillo (formula chimica Be3Al2(SiO3)6).

Inosilicati: catene singole (pirosseni) o doppie (anfiboli) di tetraedri. Le prime hanno formula (Mg, Fe)2SiO3, le seconde (Ca2Mg5)Si8O22(OH)2.

Fillosilicati: catene multiple che formano dei piani sottili (lamine). Il silicato più diffuso di questo gruppo è la mica; sono miche la muscovite, formula KAl3Si3O10(OH)2, e la biotite, formula K(Mg, Fe)3Si3O10(OH)2.

Tettosilicati: piani legati in modo da formare un reticolo tridimensionale. Appartengono a questo gruppo i feldspati, che comprendono ortoclasio,  e plagioclasio.
Secondo alcuni testi è un silicato anche il quarzo, che ha la caratteristica di essere formato solo da silicio e ossigeno, senza la presenza di metalli (la formula è semplicemente SiO2). Per la maggior parte delle fonti, però, non può essere considerato un silicato, mancando sia di struttura minima di tipo tetraedrica, sia di alcuna struttura secondaria, e di conseguenza anche della maggior parte delle proprietà dei silicati.

lunedì 30 settembre 2013

Le leggerezze del caso, recensione.

Vorrei recensire un libro che ho letto quest'estate, come compito assegnatoci dall'immenso ed illustrissimo prof. di scienze!
Dato che l'autore di suddetto libro è ignoto, dovrò passare direttamente a raccontarne il contenuto, così da rendervi partecipi di ciò che ho imparato sulla probabilità e la statistica! C'è da dire che io abbia scelto di leggerlo poichè, nelle ultime pagine, si parlava di probabilità riguardo le combinazioni dei geni nel D.N.A e questo è stato studiato l'anno passato!
Inizialmente si introduce l'argomento partendo con un argomento semplicissimo: le elezioni su un luogo di lavoro, oppure l'assegnazione di medaglie ad una gara. Si parla di quante probabili combinazioni esistano per poter eleggere un presidente ed un commissario (o simili) se, per esempio si è in 25 persone. Stessa cosa vale per l'assegnazione di una medaglia e situazioni analoghe. Allora viene introdotta la legge della moltiplicazione! Ora non sto a spiegare tutto, poichè non invoglierei a leggere il libro o ad informarsi, se dessi tutte le informazioni qui.
Successivamente si parla di combinazioni, scelta di campioni, permutazioni e fattoriali, il triangolo di Pascal, il gioco dei dadi musicali di Mozart.
Ora sembrerà che io stia parlando arabo, ma, se leggete il libro, capirete tutto ciò che c'è da capire, dato che è scritto in maniera che ognuno possa comprenderne il significato.
Se, a fine libro, vi sembrerà ancora che sia un mondo oscuro, quello della statistica, e il libro scritto in arabo, chiedete a Jana!
Poi si passa a parlare della storia della probabilità e di come sia nata la teoria della probabilità ed i vari sviluppi. Non preoccupatevi, ci saranno pochi numeri in questa parte!
Nel terzo capitolo si andrà nel mondo dell'azzardo e vedrete come non vi convenga scommettere, sapendo matematicamente, di vincere!
Ovviamente non mancherà la legge dei grandi numeri e gli esperimenti che sono stati effettuati negli anni per provarla. Pensate che esistono tizi che, non avendo nulla da fare perchè prigionieri (per esempio), hanno lanciato lo stesso dado per 10000 volte annotando i risultati!
Il capitolo 4 è interamente dedicato a problemi e la loro risoluzione! Dopo aver ragionato, darete una risposta al quesito formulato e vedrete se ciò che pensate corrisponde alla realtà. Il tutto accompagnato da lecite motivazioni.
Dopo si parlerà di lotterie nei vari Stati e si spiegherà come fare una lotteria che funzioni.
Dopodichè ci si addentrerà nel mondo della statistica, con errori, curva di Gauss, curva normale e simili. Anche questa volta non vi dirò nulla di più per gli stessi motivi di prima.
Infine, l'ultimo capitolo, vi dirà quale sia la speranza di vita, la probabilità di morte, alcune tabelle tra cui quella della vita in Spagna, l'età pensionabile e pensione ( tanto non andrete mai in pensione, tranquilli!). Alla fine ciò che ho citato all'inizio: probabilità e statistica nella pratica medica e "Probabilità e D.N.A".
Consiglio a tutti il libro perchè è perfettamente comprensibile anche per chi non capisce una sega di matematica o di scienze in generale!
Sì, ho detto "sega": rende l'idea!
A questo punto, buona lettura. Capirete tante cose, per esempio che non avete possibilità di vincere una lotteria e di andare in pensione ad un'età ragionevole.
Auguri!!